Michele Guido
Filanda Garden project, 2011
Howea forsteriana, filo di seta, gesso, carta da lucido, inchiostro. Dimensioni ambiente
Howea
Le Howea sono un genere di palme sempreverdi, molto utilizzate come piante ornamentali nel XIX secolo per abbellire locali ampi e spaziosi, per la grazia delle fronde arcuate e gli eleganti fusti eretti. Il nome deriva dall’isola tropicale Lord Howe.
Viene oggi apprezzata anche per la rusticità e longevità in ambienti estremi; originarie delle zone tropicali boreali.
Morfologia
Hanno un breve fusto da cui partono lunghi e robusti piccioli che sostengono grandi fronde ricadenti con foglie bipennate molto lunghe, di colore verde scuro; in natura crescono fino a venti metri, in vaso raggiungono i 2,5–3 m di altezza.
Specie
Le specie utilizzate in appartamento sono: Howea forsteriana conosciuta come Kentia (nome della capitle dell’isola Lord Howe) con foglie pinnate e lunghe oltre i 2 metri par- ticolarmente leggere, in natura può raggiungere i 15 m di altezza con un diametro di due metri, le piante adulte portano mazzi ramificati di spighe con piccoli fiori di colore verde-marrone; Howea belmoreana nota come Palma Riccia simile alla precedente più alta e slanciata con una forma più appiattita delle fronde all’apice, mag- giore distanza tra le foglie e dimensioni maggiori, viene coltivata più raramente.
Coltivazione
Si adattano ad ogni esposizione anche in lieve penombra, preferendo ambienti luminosi ma non luce solare diretta, umidità ambientale me- dia. Durante la stagione estiva, si giovano dell’esposizione all’esterno in zona riparata luminosa ma non soleggiata.
Sono sensibili al freddo: richiedono una temperatura minima di 16-18 °C (in inverno possono sopportare brevemente una temperatura minima di 8 °C). Annaffiature regolari, moderate e frequenti, in estate spruzza- ture sulle foglie, in inverno somministrare raramente acqua a tempera- tura ambiente, possono sopportare brevi periodi di siccità. Concimare da aprile a settembre una volta al mese con un fertilizzante liquido completo. Di crescita piuttosto lenta, rinvasare in primavera, ogni tre anni, usando vasi molto profondi e terriccio ricco di sostanza organica misto a sabbia, ben drenato, facendo attenzione a non danneggiare le radici; negli esemplari di grandi dimensioni è possibile rinterrare ogni 2-3 anni in primavera. La moltiplicazione avviene per seme o per divi- sione dei cespi (poco pratica negli appartamenti).
Avversità
Ragnetto rosso provoca ingiallimento delle foglie. Attacchi di cocciniglie piuttosto frequenti. Il fungo Phytophthora palmivora, originario dei Tropici, provoca necrosi e seccume delle foglie e, da solo o in associazione ad altre specie, è segnalato come agente causale di marciume radicale, favorito da condizioni ambientali caldo-umide e ristagno d’acqua. Eccessi nelle annaffiature, carenza d’umidità o correnti d’aria fredda provocano l’imbrunimento delle punte fogliari. Carenze di ferro e altri minerali nel fertilizzante provocano lo schiari- mento e la decolorazione fogliare.
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