Marco Cianciotta

: eravamo tutti quanti al bar, 2010

Marco Cianciotta, dopo una protratta assenza dalla scena artistica, si presenta in versione tridimensionale con un’opera di concept-landing-art che si concretizza armoniosamente nel territorio di Filandia.
I tacchini nel pollaio (da alcuni introiettati come cigni neri in uno zoo, ma pur sempre pennuti) diventano ombrelli; essi stanno uniformi e indifferenti ai nostri sguardi, chiusi nel loro recinto, così come apparvero per la prima volta i businessmen in bombetta al giovane Cianciotta nella sua prima, e forse unica, esperienza nella swinging London dei fantastici anni ’80. Ora riaffiorano in una nuova consapevolezza di sé.

Giovanna Bertelli

 

Marco Cianciotta, : eravamo tutti quanti al bar, 2010

Marco Cianciotta, : eravamo tutti quanti al bar, 2010

Marco Cianciotta, : eravamo tutti quanti al bar, 2010

Marco Cianciotta, : eravamo tutti quanti al bar, 2010

Marco Cianciotta, : eravamo tutti quanti al bar, 2010

Marco Cianciotta, : eravamo tutti quanti al bar, 2010

Marco Cianciotta, : eravamo tutti quanti al bar, 2010

Marco Cianciotta, : eravamo tutti quanti al bar, 2010

Marco Cianciotta, : eravamo tutti quanti al bar, 2010

Marco Cianciotta, : eravamo tutti quanti al bar, 2010

Marco Cianciotta, : eravamo tutti quanti al bar, 2010

Marco Cianciotta, : eravamo tutti quanti al bar, 2010

Marco Cianciotta, : eravamo tutti quanti al bar, 2010

Marco Cianciotta, : eravamo tutti quanti al bar, 2010