Francesco Pucci
Idea per, 2010
Emigrato in Filandia già da anni, ho imparato a conoscere un paese fatto di pace e tranquillità, fatto di arte e cibo, fatto di lavoro e gioco. Gli abitanti di tale stato franco sono legati dalla più giusta politica esistente: l’affetto familiare; tali filandiesi autoctoni sono tre: Luca, Elena e Orlando.
Idea per è un’opera dedicata a coloro che popolano il mio paese adottivo; tre piccole finestre sono le cornici che permettono di inquadrare la mia rappresentazione delle distinte personalità, la realtà all’esterno del vetro è celata mentre viene svelata una nuova natura che filtra attraverso la rete emozionale dell’esperienza vissuta. Ciò che non si perde è la luce, come essa avvolge ogni giorno i grandi spazi aperti della campagna e la filanda, così illumina i miei ritratti filandiesi facendoli risplendere all’interno delle stanze buie.
Idea per ( I ) rappresenta un albero che si staglia in controluce nel cielo estivo e su di esso, tramite il processo fotografico, ho voluto imprimere un movimento di reti che ricorda le griglie della realtà virtuale ma che non è altro che ombra di scampoli metallici frapposti durante il procedimento di stampa.
Idea per ( II ) è caratterizzata dai toni più lievi della boscaglia irradiata dal sole, in questo caso la regolarità calma delle foglie di rovo e di sambuco è ripresa dall’intercalare regolare di una trama quadrata che riporta allo sguardo la percezione del livello di sentimento che si crea tra esso e l’immagine artistica.
Idea per ( III ) sfrutta la grande potenza evocativa dell’oggetto affettivo e gioca, letteralmente, con la scomposizione luminosa compiuta dall’acqua intrisa in un merletto d’acciaio; la soluzione del gioco non è altro che il ricordo dell’importanza delle piccole cose nel divenire adulti.