Francesca Banchelli

Francesca Banchelli

Untitled (Sasso Alieno), 2012

Untitled (Sasso Alieno) consiste nel posizionamento sugli argini di un lago vicino a Pieve a Presciano, di un falso meteorite prelevato da una cava di roccia rossa e azzurra, e da una serie di stampe fotografiche in bianco e nero eseguite da mio padre, ex fotografo paesaggista, nonché abitante della zona Valdarno. Attraverso le sue inquadrature egli ha così riletto personalmente l’opera, creandone un nuovo livello e un nuovo significato. Durante l’azione, “il fotografo” ha camminato intorno al meteorite, scorgendolo di nascosto o mantenendo sempre una certa distanza, senza ritrarre la pietra da vicino ma inglobandola nel paesaggio circostante.
Il lavoro affonda le radici sui diversi piani di lettura dell’opera, che ho affrontato riflettendo sul rapporto di lontananza e di rispetto che si instaura col tempo tra padre e figlio. Il meteorite si posiziona simbolicamente proprio al centro della diatriba e innesca un dialogo tra le due figure essendo il fulcro della loro comunicazione. La serie di 27 stampe fotografiche è una versione che ricrea una superficie distaccata dell’intervento stesso, incorporando in sè il concetto di “meteorite”, nonché il compimento dell’opera il cui “nuovo” punto di vista è sconosciuto all’artista e più vicino ad una possibile rilettura “esterna”.
Le immagini sono state scattate, sviluppate e stampate durante il giorno del posizionamento della pietra. Esse sono state scelte e installate grazie all’aiuto degli artisti presenti durante Madeinfilandia 2012, e la loro disposizione negli spazi della Filanda cambiava ogni giorno.

Chiedi a Orlando, 2012
Performance

Due cavalieri irrompono a galoppo nella pista di atterraggio della Filanda. Lentamente si fermano e iniziano a compiere enigmatici percorsi. Il pubblico viene attratto e inizia ad avvicinarsi per cercare di capire cosa sta succedendo; ma ogni volta che i visitatori tentano di fermarsi al loro cospetto (posizionandosi così nel luogo di “pubblico”) i due fuggono a galoppo ricominciando i loro misteriosi circoli in un punto diverso della pista. Il pubblico ad un certo punto si ferma, e rimane spaesato; così i due performers ritornano indietro a galoppo smistando le persone in vari piccoli satelliti nello spazio. Il lavoro riflette sulla performance non tanto come fenomeno di presentazione di un’azione, ma sulla sua capacità, come evento, di creare spazi, tra cui lo spazio del pubblico e quello dei performers. In linea con il concetto di “danza assoluta”, questa capacità non è soltanto limitata ai performers ma anche ai visitatori stessi con l’incertezza dei loro movimenti; per questo i due cercano di scatenare un’azione che innesca continuamente l’inizio e la fine di un discorso, dettato dai movimenti delle due entità (pubblico e performers) e alla creazione delle loro aree.

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Francesca Banchelli, Untitled (Sasso alieno) e Chiedi a Orlando, performance, 2012

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Francesca Banchelli, Untitled (Sasso alieno) e Chiedi a Orlando, performance, 2012

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Francesca Banchelli, Untitled (Sasso alieno) e Chiedi a Orlando, performance, 2012

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Francesca Banchelli, Untitled (Sasso alieno) e Chiedi a Orlando, performance, 2012

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Francesca Banchelli, Untitled (Sasso alieno) e Chiedi a Orlando, performance, 2012

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Francesca Banchelli, Untitled (Sasso alieno) e Chiedi a Orlando, performance, 2012

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Francesca Banchelli, Untitled (Sasso alieno) e Chiedi a Orlando, performance, 2012

sviluppo

Francesca Banchelli, Untitled (Sasso alieno) e Chiedi a Orlando, performance, 2012